Il contratto di somministrazione si applica nel caso di un’azienda che si affida a un’agenzia per il lavoro (APL) - soggetto intermedio autorizzato dalla legge ad erogare servizi per il lavoro - che si occupi della selezione e dell’assunzione, di versare lo stipendio, i contributi ed eventuali assegni familiari.
Il contratto coinvolge dunque tre soggetti:
Il lavoratore può essere assunto:
Tra le due forme di somministrazione, quella applicata più di frequente è quella a tempo determinato, cui ricorrono quelle aziende che debbano sostituire lavoratori assenti per motivi quali ad esempio malattia, infortunio o maternità, o a causa dell’aumento di lavoro in certi periodi dell’anno (come in occasione delle festività natalizie).
In ogni caso, le aziende non possono utilizzare il contratto di somministrazione nel caso in cui: